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al testo di Marina Pacifici
Al sestante dell’ anima mia
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Incombe il fortunale del vivere nel sibilo del vento sulla mia vela senza più rotta, spezzando furioso l’ultima sartia.
Tra il bianco bagliore delle onde Ruggisce il mare, rovinano i marosi nella notte di burrasca, inquietudine e frenesia.
Ed ecco dalla tenebra nel cielo di piombo si svela una luce. Gli occhi tuoi di polare stella m’accarezzano radiosi, mi soccorre la tua voce.
Ci sei Tu, soltanto Tu, ancora Tu, al sestante dell’anima mia.
Nell’abbraccio blu dell’orizzonte per sempre Tu alla deriva d’ogni umana certezza il nostro bacio dove il cielo sfiora il mare, nel palpito d’amore, allo zenit di poesia.
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